Nell’azione #17 del Piano si legge “Tra le classi di contenuto di tipo “caratterizzante”, ossia che richiamano delle specializzazioni, per l’applicazione e un uso attivo delle dinamiche tecnologiche e online, prevediamo che a tutti gli studenti siano offerti percorsi su:…….il making, la robotica educativa, l’internet delle cose”. La robotica, tra le attività scolastiche, è prevista dalla Direttiva 93 del 30.11.2009 e nel decreto 851 del 27/10/2015 PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) Le azioni #4 e #6 del Piano parlano di competenze digitali, di BYOD, di coding e pensiero computazionale.
Perché inserire la robotica educativa nella didattica
Perchè la robotica educativa è in grado di porre l’allievo al centro del processo di insegnamento-apprendimento.Perchè sviluppa il pensiero computazionale e promuove un nuovo ruolo del docente che coordina, guida, sostiene e incoraggia l’allievo. Perchè sviluppa dinamiche di lavoro in gruppo e di peer-learning anche tra gradi di scuola diversi, nel momento in cui l’attivazione di progetti di continuità verticale porta alla condivisione, alla progettazione e ad attività in cui la presenza dei robottini avvicina ragazzi di età diversa. Il robot diventa qualcosa di cui prendersi cura, che genera attenzione, stupore, curiosità e interesse.